Nell’ampio panorama vitivinicolo italiano i vini piemontesi sono una delle grandi eccellenze della nostra penisola
L’Italia è tra le prime nazioni al mondo per la produzione di vino. Nella grande varietà di prodotti vitivinicoli eccellono sicuramente i vini piemontesi. Il Piemonte infatti è una delle regioni italiane (insieme a Veneto e Trentino), con il più alto numero di tipologia di vini. Alcuni di questi sono conosciuti in tutto il mondo, basti pensare a un nome altisonante come quello del Barolo.
Il Piemonte è una terra straordinaria, con ettari ed ettari coltivati a vite e con più di quindici tipi di vino prodotti.
Scopriamo nel dettaglio il panorama dei vini piemontesi.
Barbaresco
Questo vino è prodotto nella località da cui prende il nome, “Barbaresco” appunto. Deriva dal Nebbiolo ed è un vino di alta classe, delicatamente profumato di viola; è elegante e morbido. Rispetto al barolo e meno impegnativo, ma di maggior finezza. Ha un colore rosso rubino che tende ad assumere tonalità arancioni dopo circa cinque anni di invecchiamento. È un vino eccezionale per accompagnare arrosti, pollame arrosto e selvaggina. Va servito a una temperatura di 18-20° e va stappato alcune ore prima.
Barbera
Tra i vini del Piemonte come non citare il Barbera. Questo vino ha qualche variazione a seconda che si produca nelle province di Alessandria, Asti e Cuneo. Nelle province di Alessandria e Asti il Barbera assume un grado di acidità più elevato; inoltre è più adatto all’invecchiamento. Il Barbera prodotto in provincia di Cuneo invece è più morbido, più armonico; alcuni lo definirebbero “baroleggiante”.
Il Barbera si presenta di colore rosso rubino intenso. La maturazione avviene in 2-3 anni, dopo i quali diventa morbido e aromatico, ma sempre robusto. È un vino con buon corpo e una gradazione alcolica che va dai 12 ai 14°. Va servito a temperatura ambiente e si abbina a brasati, bolliti e selvaggina.
Barolo
Il Barolo il più prestigioso tra i vini piemontesi ed eccelle nella produzione vitivinicola italiana. È prodotto in pochi comuni dell’albese, in provincia di Cuneo. È un vino che si ottiene dal Nebbiolo ed è adatto a un invecchiamento prolungato, che può arrivare anche a superare i 12-15 anni.
Il Barolo ha un colore rubino brillante, che con la maturazione si attenua e assume riflessi color mattone. Il profumo è intenso e ricorda quello delle rose e delle viole. Ha un sentore di fondo resinoso; questo fa sì che non sia altri quando rimane aperto in bottiglia. Il sapore è pieno e vellutato, eccezionale come vino da abbinare ad arrosto e selvaggina. Va servito a una temperatura tra i 18 e i 22° e va stappato alcune ore prima.
Bonarda
Questo vino viene prodotto nell’area dell’astigiano, in direzione di Torino. È un vino fine da pasto che assume riflessi color arancioni. Ha un intenso profumo di fragola. Spesso ha un sapore secco ed è servito a pasto a temperatura ambiente oppure fresco.
Brachetto
È uno dei vini piemontesi dolci, prodotto soprattutto nella zona dell’acquese. È un vino amabile e frizzante da servire fuori pasto o con i dessert. Si presenta con un colore rubino carico e schiuma chiara. L’aroma è simile a quello del Moscato, ha una giusta alcolicità e una scarsa acidità. È morbido e aromatico e va servito fresco.
Carema
Si tratta di un vino di produzione limitata della provincia di Torino, ai confini della Valle d’Aosta. I suoi vigneti crescono nelle zone montane, su terreni rocciosi, magrissimi ma ben esposti. Deriva dal vino Nebbiolo, ma in queste condizioni ambientali si presenta con un colore rubino più tenue.
Inizialmente il Carema ha un sapore disarmonico, ma con l’invecchiamento in fusti di legno diventa asciutto, franco e netto, con profumo di viola e rosa. Si tratta di un vino elegante che a tratti ricorda il Barbaresco. Ha un buon grado alcolico e si serve con arrosti e cacciagione, a una temperatura compresa tra i 18 e i 22°.
Cortese
Tra i vini piemontesi il Cortese è solo bianco secco. Viene prodotto nella provincia di Alessandria. Ha un colore verdolino, con sapore acidulo, fresco e mediamente alcolico. Presenta un profumo delicato e non persistente.
È un vino da pasto adatto a diverse portate, dagli antipasti al pesce. Va servito fresco, a una temperatura intorno ai 10-12°.
Dolcetto
No, contrariamente a quanto possa suggerire il nome non è un vino dolce. Si tratta di una produzione caratteristica di una vasta zona della provincia di Alessandria e delle Langhe (nel cuneese). Il dolcetto alessandrino si ritiene di maggior finezza è più adatto a un moderato invecchiamento, quello cuneese invece è più pastoso, ma può essere ugualmente invecchiato.
Il dolcetto è un vino asciutto, inizialmente un po’ tannico. È adatto ad accompagnare piatti con un’intensa sapidità e insaccati. Utilizzato spesso come vino da pasto.
È famoso il dolcetto Dogliani. E negli ultimi anni sta aumentando il suo prestigio anche il dolcetto Ovada docg.
Fresa
È un vino coltivato in tutte le province piemontesi e assume il nome dal vitigno. La produzione classica ha origine in provincia di Torino, nelle Chierese e a Nizza Monferrato, nell’astigiano.
Questo vino può essere sia secco sia amabile. La versione secca si ottiene dopo 3 anni di invecchiamento ed è perfetto come vino da pasto in quanto perde l’acidità iniziale e diventa più fine al palato. La versione amabile è frizzante naturale e ha un alcolicità più bassa. Va servito fresco, fuori pasto o con la frutta.
Gattinara
Tra i vini piemontesi quello che contende il primato al Barolo. È prodotto con uva chiamata localmente “Spanna“; che poi altro non è che è un Nebbiolo coltivato sulle colline del Vercellese. Come il Barolo è adatto a una lunga maturazione. Inizialmente ha un sapore tannico e disarmonico, ma in seguito assume aromi soavi di viole e rose. Ha un sapore vellutato che taluni definirebbero “aristocratico”.
Il Gattinara si serve con arrosti di carni rosse, selvaggina e cacciagione. Va stappato qualche ora prima del pasto e si serve a una temperatura compresa tra i 18 e i 22°.
Grignolino
Tra i vini del Piemonte è uno dei più delicati. Si presenta con colore rosso tenue e sapore asciutto. Va consumato nell’annata di produzione, oppure dopo un considerevole invecchiamento. Il Grignolino trova la sua massima espressione nella zona dell’astigiano, ma viene prodotto anche nella zona del casalese, in provincia di Alessandria.
Il Grignolino ha una sapidità intensa e inconfondibile che lascia il palato asciutto come nessun altro vino. Ha un profumo tenue un colore scintillante che assume tonalità arancioni con lo scorrere degli anni. È ottimo in accompagnamento a piatti leggeri ma saporiti, inoltre va servito a temperatura ambiente o lievemente superiore.
Moscato
Vino bianco dolce e frizzante. Il moscato è una produzione tipica dell’astigiano, ma è nota ovunque. Può essere frizzante naturale o spumantizzato con il sistema “champenois“; in questo caso è denominato “Asti spumante” e ha un sapore quasi secco, da gustare a fine pasto con il dessert o la pasticceria secca.
Si presenta con un colore giallo dorato e ha un aroma molto particolare, con sentore di muschio e un sapore dolce. La schiuma è molto fine è persistente. Va servito freddo.
Oltre al classico Moscato esiste anche il Moscato passito, ottimo con i dolci.
Nebbiolo
Tra i vini piemontesi come dimenticare il Nebbiolo. Come già visto si tratta di un vitigno dal quale si producono grandi vini, come il Barolo, il Barbaresco e il Gattinara.
Si tratta di un vitigno di pregio diffuso in molte zone dell’Italia del Nord. In provincia di Cuneo, al confine con l’astigiano, si ottengono due diversi tipi di Nebbiolo. Il primo è uno secco da pasto adatto all’invecchiamento, il secondo una versione amabile e spumeggiante, adatto ai dolci e da servire rigorosamente fresco.
Boca, Ghemme, Fara e Sizzano
Si tratta di vini del Piemonte di produzione limitata. Nascono sulle colline del novarese, in direzione Valsesia. Sono prodotti con uve miste.
Il Boca e il Ghemme sono adatti all’invecchiamento prolungato e sono vini ricchi di profumi, simili al Bordeaux. Adatti alle carni arrosto.
Il Fara e il Sizzano hanno un sapore disarmonico e ruvido nell’annata di produzione. Per questo motivo sono sottoposti a invecchiamento che li rende più gradevoli e morbidi. Ottimi vini da pasto.
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