Il cardamomo è una spezia che si ricava da diverse tipologie di piante diffuse nel continente asiatico.
Da sempre molto diffuso nella tradizione orientale, ma da diverso tempo inizia ad essere impiegato nei paesi occidentali, soprattutto in Europa settentrionale.
Questa spezia rappresenta un ottimo ingrediente in cucina; è l’ideale per piatti sfiziosi e dai sapori orientaleggianti. Il suo sapore fruttato e leggermente piccante si sposa alla perfezione con tantissimi ingredienti.
Questa pianta possiede inoltre proprietà medicamentose; è infatti impiegata come rimedio per diversi disturbi e malanni di stagione.
Scopriamo insieme tutto quello che c’è da sapere sul cardamomo.
Più di una varietà
Iniziamo col dire che ne esistono diverse varietà:
– il cardamomo verde, si ricava da una pianta tropicale tipica di India e Malaysia detta Elettaria Cardamomum.
– il cardamomo nero, più economico della varietà verde e dal sapore più amaro è usato spesso come suo surrogato. È ricavato dalla pianta detta Amonum subulatum.
– il cardamomo ceylon; l’Elettaria Repens, molto diffusa in Sri Lanka, è la pianta dalla quale si ottiene.
– il cardamomo del Siam, tipico di Birmania e Thailandia, si ottiene dall’Amomum compactum.
– il cardamomo cinese, diffuso in Cina e Vietnam, ricavato dall’Amomum costatum.
Cardamomo in cucina
È una spezia tipica della tradizione gastronomica orientale e lo si trova in molte ricette.
Ha un profumo speziato abbastanza forte e deciso, con un sentore fruttato (quasi agrumato) e leggermente piccante.
È perfetto l’abbinamento con pesce e carne, ma è anche ideale per aromatizzare i dolci.
Nella tradizione cinese per esempio viene impiegato nella preparazione della carne arrosto. Mentre in Pakistan e in India è fondamentale per alcuni piatti a base di riso. In Vietnam invece è necessario per preparare il “Pho”, una minestra a base di tagliatelle tipiche.
Spostandoci in Europa, più precisamente in Scandinavia, il cardamomo è utilizzato per preparare il Käffebrod, un pasticcino tipico di quelle zone, tradizionalmente servito con il caffè.
Il cardamomo lo si trova inoltre in diverse miscele di spezie, come ad esempio nel famoso “curry”.
In alcuni paesi è impiegato per aromatizzare il tè ed è inoltre impiegato nella preparazione del “qahwa”, il cosiddetto caffè arabo. Si tratta di una miscela nella quale la quantità di cardamomo può addirittura superare quella del caffè.
Come si prepara? Si aggiungono un paio di semi nella polvere del caffè. Una volta pronto va servito già zuccherato e con panna.
Secondo gli arabi questa bevanda è ottima per “rinfrescare il sangue”.
E a proposito di bevande, si ricordi che il cardamomo è spesso utilizzato per aromatizzare diversi liquori. Impiegato in amari e digestivi (anche italiani), sino ad arrivare alla tipica bevanda svedese, il “glogg”, la versione nordica del nostro vin brulè.
Proprietà
Questa spezia è da sempre impiegata come rimedio medicamentoso a diverse problematiche.
Per esempio l’infuso è un ottimo rimedio in caso di raffreddamento; aiuterebbe infatti a liberare le vie respiratorie e a combattere i sintomi influenzali.
Secondo la medicina tradizionale cinese i semi di questa pianta sarebbero utili contro la dissenteria e il mal di stomaco. Mentre secondo la medicina ayurvedica sarebbero un toccasana per tosse, problemi dell’apparato urinario ed emorroidi infiammate.
In India invece il cardamomo è impiegato nell’igiene orale, per curare denti e gengive infiammate, ma anche per problemi di digestione, tosse e raffreddore.
Curiosità
Secondo la tradizione orientale il cardamomo sarebbe una spezia afrodisiaca. Persino nell’opera “Le mille e una notte”, la raccolta di novelle orientali, si parla di questa sua straordinaria proprietà.
Il cardamomo era già utilizzato in epoca antica da romani e greci, i quali, apprezzandone l’aroma, lo impiegavano nella produzione di profumi e per deodorare gli ambienti.
Leggi un altro articolo. Clicca qui.